Clima dallas tx

Location is Dallas area Texas. This is a vine plant that is growing up the side of my house. I just removed a ton of it. Pic of the pile, example of a live vine, and a close up of a single leaf.
This could be a common plant around here, but I'm not from the area so I'm not totally sure what the true name of it is.

Also why does tiffany think posting this is a flex.

Episodio 1 La Fine dell’Esodo Una grande, enorme nave, una vera e propria Arca di 130 cubiti, veleggiava sul piatto mare di un pomeriggio azzurro e soleggiato.
-…ancora mi chiedo perché tu abbia dato un nome simile alla nostra nave…-
Disse Krom-Nav, mentre guidava il timone. I due fratelli avevano sempre qualcosa da ridire l’uno dell'altro: Krom-Nav era il maggiore, sempre ligio al dovere e preciso nei suoi compiti, mentre Yughy, il minore, era quello più scapestrato, sempre pronto a sperimentare. Il primo aveva lunghi capelli bruni che si fermavano alle spalle, occhi chiari e grandi, una liscia barba che partiva sotto il naso adunco, contornava la bocca, e terminava coprendo il mento con una punta, Il secondo aveva i capelli più corti, nocciola, occhi più scuri, un velo di barba sul mento, entrambi alti, dal corpo atletico, Krom più snello e Yughy più Robusto, vestiti, come il resto del loro popolo su quella grande nave, di pellicce animali decorate con i simboli del loro popolo: Cinque simboli che indicavano gli elementi, Acqua, Terra, Piante, Aria, Fuoco, che tutti veneravano e rispettavano. I due avevano caratteri molto diversi: Yughy era impulsivo, abile nei lavori manuali, una testa calda che spesso agiva per sentimento e non per ragione. Krom, invece, era più metodico, più pensieroso, non parlava molto, se non quanto necessario, adorava leggere, e teneva sempre un occhio vigile sul suo popolo e sul suo equipaggio.
-Andiamo fratello! Sono passati anni da quando siamo salpati! Dovresti averlo capito! Vuol dire “Terra”!- -E io ti ripeto che “Terra”, per una nave, che va sull'acqua, mi sembra un nome per nulla adatto, Yughy…- -AH! MA NON CAPISCI DAVVERO NIENTE! Si chiama “Terra” come buon auspicio! Ovvero di TROVARE la TERRA, dopo questo lunghissimo viaggio in mare! È una metafora, un sinonimo di Speranza!- -Sarà…per me il nome Gheos, mi sembra ancora strano…- -Vedrai che ti ci abituerai prima o poi…- -Ok! Tu abituati a prendere il timone!-
Disse Krom, allontanandosi, mentre Yughy lo guardava esterrefatto.
-EHI MA MI SCARICHI COSÌ?- -ESATTAMENTE!-
E ridendo, si diresse verso la grande poppa. Il loro rapporto era sempre stato questo, da quando erano bambini. Legati da un amore fraterno che ogni tanto si incrinava, ma mai si rompeva. Anche nel momento più oscuro, infatti, loro erano insieme.
10 anni prima, su una costa molto lontana, in una nebbiosa isola, sorgeva il villaggio di Missa, un villaggio noto per la sua nebbiolina costante. I Missiani erano un popolo pacifico, dedito all'agricoltura, all’allevamento e alla pesca, e veneravano gli elementi della Natura: La Terra, su cui potevano costruire le loro case, Le Piante, che gli davano riparo e nutrimento, L’Aria, che muoveva i loro mulini e li alleviava dal calore, L’Acqua, che gli donava i suoi pesci e li dissetava, e Il Fuoco, che li proteggeva e scaldava nelle notti buie. Alcuni di loro, erano chiamati Vecchi Saggi: Essi erano coloro che facevano tramite tra gli Elementi della Natura e il mondo materiale, detentori di antichi poteri con cui nascevano e che poi tramandavano ai loro successori. Potevano mimetizzarsi e sparire agli occhi degli altri, Usare la loro magia per compiere miracoli, potevano aumentare la loro forza e la loro velocità a dismisura, e riuscivano a leggere la mente e spostare oggetti col pensiero. Il titolo di “Vecchio Saggio”, era riferito al primo Capo Villaggio, un anziano uomo che aiutò il suo popolo a stabilirsi in quel luogo, affrontando pericoli e peripezie utilizzando la sua magia per creare ponti, scacciare bestie e rendere il terreno fertile. Da allora, gli individui con simili poteri, anche giovani, ricevettero questa nomea, un nobile titolo per quelli che sarebbero stati le guide, i difensori, o gli studiosi di antiche arti primordiali.
Lì nacquero Krom-Nav e Yughy. Sin da bambini dimostrarono capacità innate: Krom parlava con piante e animali, capendone perfettamente umori e intenzioni senza che la sua bocca producesse suono, e riusciva a sfruttare le correnti d’aria per correre piu veloce o far muovere i mulini a vento, mentre Yughy riusciva a manipolare il fuoco, deviava l’acqua nei campi con la sola imposizione delle mani e trasportava rocce pesantissime facendole fluttuare con la forza della sua mente. Entrambi erano in totale controllo degli elementi della Natura, ed erano i più talentuosi tra chi aveva i loro stessi poteri. Gli altri abitanti del villaggio li rispettavano, e un po' temevano il loro potere. Krom cercava di usare i suoi poteri per migliorare la vita nel villaggio, e pensava sempre ai suoi concittadini, ma Yughi era uno spirito molto più irrequieto: Componeva opere d’arte, scolpendo le colline limitrofe, ma spesso causava disastri come frane e smontamenti, quando lo facevano arrabbiare, controllava le fiammelle delle torce per incendiare i pantaloni dei rompiscatole, e giocava con l’acqua, facendola galleggiare in aria, ma quando si sconcentrava, l’acqua ricadeva, spesso rovinando i campi precedentemente irrigati. Tutte marachelle che poi Krom-Nav doveva risolvere, e i battibecchi tra i due fratelli erano fin troppo frequenti. Dopo qualche anno, i due crebbero, e Krom-Nav venne eletto Saggio a tutti gli effetti e capo del villaggio di Missa, mentre Yughy, eletto anche lui Saggio, divenne il suo fido secondo. Ma neanche il tempo di festeggiare, che la tragedia abbatté il villaggio. Un villaggio limitrofo, composto da una tribù di cacciatori e vandali, voleva impossessarsi dei poteri dei Saggi di Missa. Scoppiò dunque una guerra che quasi sterminò i Missiani, mentre i nemici bruciavano case e distruggevano raccolti. In un ultimo disperato tentativo, Krom-Nav difese i superstiti del suo popolo, assieme ad altri Vecchi Saggi e i migliori guerrieri Missiani, mentre Yughy plasmó con il suo Psico potere, il metallo estratto dalla terra, e il legno delle ultime foreste non bruciate, una grande e maestosa nave dove tutti i Missiani salirono. I pochi rimasti a difenderli si sacrificarono con onore, mentre Krom-Nav saliva sulla Gheos, e la fece salpare, concentrando i suoi poteri e controllando il vento affinché gonfiasse le vele della nave. Quella terribile notte, per fortuna, si salvarono buona parte dei Missiani, compresi Yughy, Krom-Nav, e suo figlio ancora in fasce, il piccolo Lehander.
Lehander ora aveva 10 anni, nato con un occhio giallo e uno nero, i suoi capelli brillavano alla luce e diventavano opachi all’ombra, era un bambino intraprendente e giocoso, anche lui dotato di poteri, come il padre. Mentre lo zio timonava, e Krom, suo padre, si assicurava che tutto fosse a posto sulla nave, Lehander dormiva beato nella stiva, dove i dormitori di tutti risiedevano. Mentre la nave lo cullava, tra le onde, i suoi sogni si animarono di strane visioni: Davanti a lui si stagliava un inquietante monte, alto, dalle guglie che sembravano formare una spinosa corona di rocce appuntite, e la parete frontale scolpita come se fosse un volto maligno. Dalla “bocca” del monte, uscivano lava e magma incandescenti, un vero e proprio fiume di morte, e da esso sorgevano creature mostruose dalla pelle rossa e gialla. Poi il sogno si fece assurdo, mosso, strano, tante immagini diverse di strane creature che combattevano contro i demoni di fuoco, fino a che tutto non si fermò improvvisamente. Lehander vide il Vulcano, di nuovo, ma stavolta dall’alto, e assieme ad esso un intera isola, enorme, con mari azzurri, verdi foreste, ripide catene montuose e ogni sorta di meraviglia naturale. Poi davanti a lui, una sfera di luce. Quando provò a toccarla, si svegliò. Era ormai piena notte e accanto a lui c’era suo padre.
-PAPÀ…PAPÀ SVEGLIATI!- Krom-Nav aprì pigramente gli occhi, vedendo suo figlio scosso.
-Lehi…hai di nuovo fatto quell’incubo?- -Si! Ma questa volta era più lungo! C’era il Vulcano, i demoni, e poi sono apparse altre creature, e tutti vivevano in questa grandissima e bellissima isola in mezzo al mare!-
Krom, ascoltava curioso, ma turbato. Suo figlio non solo aveva le capacità sia sue che di suo fratello, ma aveva sviluppato poteri insoliti: Spesso vedeva come il bambino, in momenti totalmente casuali, riuscisse a muovere la sua e le ombre degli oggetti colpiti dal sole, come fossero solide, e riusciva a plasmarle in qualsiasi forma. Allo stesso modo riusciva a “prendere” i raggi del sole o della luna che trasparivano dalle fessure del legno della nave per illuminare un luogo totalmente buio. Aveva inoltre l’inquietante capacità di fare piccole predizioni: Krom non poteva togliersi dalla mente di come, un giorno, Lehander disse “Vado a cercare una coperta.”, e in quell’istante il clima, che fino a quel momento era cocente, divenne improvvisamente nuvoloso e freddo, tanto da dover interrompere la navigazione per due giorni. Dunque, quei sogni che gli raccontava, erano difficili da ignorare. Sembravano assurdi, ma se fossero stati premonitori di qualcosa di orribile? Non poteva prendere questa cosa sottogamba, aveva imparato negli anni che il caso non era altro che un modo per la mente per giustificare i fenomeni naturali e il destino. Di ciò, Krom, ne parlò qualche notte dopo col fratello Yughy, dopo che Lehander ebbe di nuovo una visione simile, ma lui continuava a dirgli di non preoccuparsi, mentre si trovavano a prua guardando il mare, che probabilmente i poteri acerbi del bambino facevano brutti scherzi innocui.
-Krom, ti agiti troppo…ti ricordi, quando eravamo bambini, avevo fatto quel sogno su una roccia incandescente che mi avrebbe colpito in testa?- -Si mi ricordo…eri talmente agitato che quando alla fine ti sedetti sotto a un albero e ti colpì una pigna, rimasti svenuto per ore dal terrore.- -Le cose carine non le ricordi mai…comunque se ci fai caso ero un bambino, e mentre tu già intrattenevi conversazioni con merli e lucertole, io ancora dovevo capire come evitare di dare fuoco al boschetto dietro casa…- -Quindi vuoi dirmi che Lehander è solo molto giovane?- -E anche che I suoi poteri ogni tanto gli danno alla testa! Poi è sempre stato un bambino con una fervida immaginazione, non dovresti prenderlo troppo seriamente!-
I due continuavano a conversare della cosa, mentre il cielo notturno era illuminato solo dalla luce della luna. Krom-Nav, continuava ad essere preoccupato per le visioni di suo figlio, mentre Yughy continuava a rassicurarlo. Krom, però, non riusciva a passarci sopra, dato che non era l’unica cosa che lo turbava.
-A volte, quando pensa di essere solo, lo sento parlare come se fosse con qualcun altro…spesso sembra quasi che “litighi” con se stesso.- -Forse gioca e basta, non credi?- -Conosco mio figlio, e distinguo bene quando gioca e quando qualcosa non va. È da quando ha iniziato a camminare su questa nave che ha atteggiamenti strani. Ha dei poteri diversi dai nostri e da qualunque altro Saggio venuto prima di noi, e inoltre sembra come se non sia mai totalmente sveglio…credo che questo viaggio sia diventato troppo lungo…il nostro popolo ha bisogno di un posto da chiamare casa…e questa nave non può più esserlo. Qui sono nate e morte fin troppe persone, e penso che il continuo vagare in mare per anni stia facendo male tanto al nostro fisico, quanto alla nostra psiche.- -Lo so fratello…lo so…-
Disse Yughy, Mentre posava una mano sulla sua spalla.
-…Ma sono sicuro che ci siamo quasi. Ho letto le stelle ieri, sembravano nella giusta posizione, e giorni fa ho visto qualche Gabbiano in cielo! Siamo di sicuro vicini alla terra!- -Dici? E se fosse solo un isolotto? Un Minuscolo lembo di terra?- -Vorrà dire che rinfoltiremo le scorte, potremmo far fare una camminata a Lehi e agli altri bambini, e poi ripartiremo! Dove c’è un lembo di terra Spesso ce ne sono altri non lontani, chissà che dopo quello non troviamo un’isola più grande, o un intero continente!- -…Speriamo…- -Hey, Hey! Non fare quella faccia. Dai, se riesco a toglierti quel broncio, appena ci fermeremo farò fare qualche piccola avventura a Lehander! Appena mi aiuterà a raccogliere la legna vedrai che si dimenticherà dei suoi brutti sogni! Che dici, fratellone?- -…Grazie Yughy.-
Continuarono a conversare per un po', Krom-Nav si sentiva sempre più rassicurato dalle parole del fratello, che lo aveva sempre aiutato a crescere suo figlio: Durante la fuga da Missa, la madre del piccolo Lehander, Astreg, venne uccisa da un colpo di freccia dritto al cuore. Erano anni che Krom-Nav, non aveva avuto il tempo di seppellirla, e teneva le sue spoglie, mummificate per non perderla, in una remota stanza della nave, in attesa di un luogo adatto per la sua sepoltura. Da allora Krom crebbe suo figlio da solo, con l’aiuto di Yughy, che spesso intratteneva il bambino, facendogli fare piccoli lavori sulla nave, insegnandogli qualche tecnica magica, e facendo la parte dello zio divertente. I due passavano molto tempo insieme, spesso nemmeno Krom sapeva dove fosse Lehander, solo per poi ritrovarlo assieme allo zio.
Mentre i due fratelli continuavano a parlare, un urlo dalla torre di vedetta, li fece girare di scatto.
-BANCO DI NEBBIA IN ARRIVO!-
I due fratelli corsero verso il timone, che guidava uno dei loro uomini migliori, Hagar.
-Cosa succede?- -Ci stiamo addentrando in un banco di nebbia, Krom. Sembra bella densa,- -Nebbia? Ma come?-
La nave si immerse dunque nella nebbia. Tutti i Missiani uscirono dalle loro cabine e raggiunsero il ponte. Lehander raggiunse il padre e lo abbracciò forte, mente Krom teneva il suo braccio attorno a lui. La nebbia era densa, bianca, tanto che tutti potevano sentire il vapore toccarli come una carezza, e l’odore salmastro del mare sembrava quasi un dolce aroma. Questa nebbia così penetrante, ricordava a tutti la nebbia di Missa, e causava negli animi di ognuno di loro un senso di nostalgia, di serenità, di pace. Vuoi per la prudenza di Hagar, vuoi per il vapore perlaceo e compatto, la nebbia sembrava un’infinita Nuvola in cui la nave stava quasi nuotando. Di colpo, Hagar si fermò. Qualcosa, in mare, si stava muovendo. Un brontolio si stava ergendo dalle profondità del mare, e sembrava avvicinarsi sempre di più. Tutti lo sentivano, e terrorizzati stavano muti, abbracciando i propri cari. Krom, si guardava attorno, percepiva una grande, immensa forza attorno a loro. Yughy invece sentiva solo un borbottio indecifrabile. Poi, di colpo, un sussulto. La nave iniziò a dondolare, violentemente, tutti si tennero a qualcosa, a stento i due fratelli resistettero in piedi. La nave dondolò per minuti interi, fino a che dal mare non spuntò qualcosa: Una testa enorme, il doppio della nave, emerse dalle acque. Una gargantuesca creatura dalla testa simile a quella di un rettile, la pelle chiazzata e squamosa, dalle tinte di un brillante blu abissale, aprì la bocca emettendo un acuto canto dissonante e mostrando migliaia di denti aguzzi, disposti a pettine, grandi quanto gli alberi della nave. Chiusa la sua bocca, si aprì il suo occhio nero come il petrolio, e rimase lì a fissare la nave. Krom-Nav, si avvicinò al parapetto, dove l’occhio della creatura scrutava la nave, mentre Yughy e Lehander guardavano la scena esterrefatti assieme al resto del popolo.
-KROM! TORNA QUI!- -Stai calmo…- -KROM! PER L’AMOR DEGLI ELEMENTI, NON È UN DELFINO!- -Ho detto di stare calmo, Yughy…la sento…è potente…ma non è ostile…- -…COME SAREBBE A DIRE CHE LA SENTI?-
Krom si avvicinò il più possibile. Vide la gigantesca pupilla girarsi verso di lui, stringersi e poi allargarsi. Non aveva paura né della nave, né di Krom. E non sembrava volerla attaccare. Anche Lehander si avvicinò, come attratto da quella magnifica creatura. Krom teneva stretto suo figlio, e nel mentre, tentò di usare I suoi poteri per comunicarci. L’unica cosa che sentì, furono strane parole, in una lingua incomprensibile.
-Papà…forse riesco a capirla…-
Krom per un attimo si stupì, come poteva suo figlio conoscere già una lingua che nemmeno lui conosceva? Ma non poteva lasciarsi dominare dalla paura.
-...Lehi…fai attenzione…e dicci cosa vuole la bestia.-
Lehander si avvicinò, sotto gli occhi stupefatti di tutti. Il Possente animale iniziò a fare strani versi, ma sembrava che in qualche modo, il suo roboante gorgoglìo e il suo canto acuto, somigliassero a parole, a frasi, a un discorso compiuto che stava avendo con il bambino. Di colpo, si mutò e Lehander si girò verso il suo popolo.
-…Ha detto che si chiama Murena. Vive poco più avanti, nella sua grande tana infondo al mare, vicino a una corrente che spinge verso sud, e una fossa al di là di questa. Dice di essere una dei guardiani di questo mare, e di avere un amico con tanti tentacoli, con cui ogni tanto litiga per il posto dove le piace mangiare. Vicino alla sua tana c’è anche una grande Isola. Se glielo chiediamo per favore possiamo vivere lì! C'è tanto spazio, tanta legna, cibo e acqua abbastanza per tutti! Dobbiamo solo non pescare troppo e non prendere troppo. Dice che ha tanti altri amici sulla terra, e non vuole che alcuni di loro si arrabbino.-
La grande Murena chiuse lentamente e riaprì l’occhio rivolto verso la barca, come fosse un segno di assenso. Yughy si avvicinò al fratello.
-…sembra quasi che…- -Si…ha capito che Lehander è un “cucciolo”…e ha fatto sì che lo comprendesse facilmente…- -Quindi, c’è davvero un’isola…ed è abbastanza grande per tutto il popolo.- -Ha anche detto che ci sono Bestie come lei, se non più grandi, che potrebbero ucciderci.- -KROM! HA DETTO CHE NON DOBBIAMO DISTURBARLE, COME ABBIAMO SEMPRE FATTO VENERANDO GLI ELEMENTI! NON CAPISCI! SIAMO A UN PASSO DALLA NOSTRA NUOVA CASA! SE È GRANDE COME DICE NON MORIREMMO MAI DI FAME! RESISTEREMMO PER GENERAZIONI E GENERAZIONI! TUO FIGLIO TOCCHERÀ PER LA PRIMA VOLTA IL CALDO SUOLO E NON IL FREDDO LEGNO DI QUESTA NAVE! POTRAI SEPPELLIRE ASTREG INVECE DI FARLA MARCIRE IN MARE! SE QUESTA COSA AVESSE VOLUTO MANGIARGI LO AVREBBE GIÀ FATTO! GUARDA QUANTO È GRANDE LA SUA BOCCA! PENSA SOTTO IL MARE COSA C’È! È LA NOSTRA OCCASIONE, FRATELLO! IL NOSTRO INVITO AD UNA VITA SERENA PER NOI, PER IL TUO POPOLO! PER TUO FIGLIO!-
Krom era combattuto: Da un lato c’era il rischio di un tranello da parte di quel mostro, dall’altro, il suo popolo era stanco di viaggiare, stanco di vedere solo il mare e di doversi arrangiare per sopravvivere. Krom si avvicinò a suo figlio.
-Chiedile…di indicarci la via.- -SI!-
Lehander con il sorriso più innocente che potesse fare guardò il padre e lo zio, e si girò verso la Murena. Essa rimase immobile per un interminabile minuto, poi, la sua testa si mosse in avanti, verso la direzione della nave Gheos, il suo lungo corpo bluastro iniziò a mostrarsi mentre nuotava verso quella direzione. Sembrava infinita, ma uscita la coda, Krom-Nav capì che suo fratello aveva ragione nella sua grandezza. Era lunga dieci volte la nave, il suo serpentino corpo sembrava una catena montuosa semovente, e la lunga pinna azzurra semitrasparente che percorreva tutto il suo corpo la rendeva agli occhi degli scioccati missiani, ancora più imponente. La Murena nuotò davanti alla nave, e iniziò a nuotare a pelo d’acqua dritta davanti a sé per indicare la via fuori dalla nebbia. Krom, si mise subito all’opera.
-HAGAR! VELOCITÀ MASSIMA! VELE SPIEGATE! DOBBIAMO STARLE DIETRO! YUGHY! RAGGIUNGI LA VEDETTA E SALI SULL’ALBERO MAESTRO! TUTTI GLI ALTRI SOTTO COPERTA!-
E così fecero, tutti si misero ai loro posti, i civili rientrarono, e Krom si mise dritto a prua, seguito dal figlio che guardava estasiato la gigantesca creatura che li guidava verso l’ignoto. La nebbia urtava contro i loro visi mentre la nave andava a tutta birra spinta dal vento. La creatura accelerava sempre di più mentre le nubi si diradavano, stavano arrivando, l'odore salmastro stava lentamente sparendo. Poi, dall’alto della Torre di vedetta, Yughy urlò assieme all’altro marinaio.
-GHEOOOOOOS! GHEOOOOOOS! TERRAAAAAAA!-
Krom ancora non la vedeva, poi la luce del sole accecò lui, Lehander e Hagar. Quando i loro occhi si abituarono, la videro: Una gigantesca isola si stagliò davanti a loro, un enorme strato di terra circondato da scogliere e da un mare talmente azzurro da sembrare acqua dolce, tanto trasparente che accanto alla nave si potevano vedere nuotare creature marine di ogni tipo, conosciute e sconosciute. Due monti enormi li accoglievano, torreggiando su distese sterminate di rigogliose giungle e foreste, e contornati da altissime catene montuose che coronavano l’intera isola. Era la loro terra promessa. La loro nuova casa
Yughy, scese, eccitatissimo e raggiunse il fratello e il nipote.
-…Guarda…CHE SPLENDORE...- -…Si…finalmente…siamo a casa…- -Dobbiamo assolutamente trovarle un nome…- -Ho già un nome per lei…- -E come si chiamerà?- -…sarà la nostra Vita d’ora in poi…- -Vita…intendi..?- -Esatto…GORM…-

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